Molte delle problematiche legate all’accessibilità possono essere affrontate a vari livelli. Gli sviluppatori possono programmare gli elementi multimediali allo scopo di riconoscere l’eventuale uso della tastiera e ridirigere il focus verso la giusta area della pagina, o presentare all’utente un contenuto equivalente non multimediale. Il formato non lineare di Flash e Shockwave può essere smussato, così da proporlo all’utente, ed ai suoi dispositivi di assistenza (come gli screen reader) in una versione più lineare. Non senza sforzo da parte dello sviluppatore, è possibile anche controllare l’ordine di tabulazione relativo agli elementi di navigazione di un filmato Flash. Se usati in maniera sapiente ed oculata, gli elementi testuali possono essere presentati in maniera da essere accessibili all’utente. A vantaggio degli ipo-udenti sarà utile predisporre dei sottotitoli, così come delle descrizioni audio alternative forniranno dettagli difficilmente fruibili da parte degli ipo-vedenti. Ed ancora, sarà bene prevedere ed approntare la piena funzionalità della tastiera, così da fornire a tutti gli utenti la piena funzionalità.

Visto che non è possibile creare contenuti Flash e Shockwave pienamente accessibili, gli sviluppatori dovranno fornire il contenuto in formati alternativi. Spesso, nel passato, ciò implicava la creazione e la successiva gestione di due pagine, una per gli utenti in grado di accedere al multimedia, l’altra per quelli supportati da strumenti di assistenza (screen readers, …). Un approccio migliore è quello di organizzare i contenuti in un database e di restituirli all’utente nel formato da essi prescelto attraverso dei templates. Il vantaggio è che così la gestione dei contenuti è accentrata, così che le eventuali modifiche sui contenuti si riflettano sulla pagina scelta dall’utente, indipendentemente dal modello adottato.