Resoconto e commenti a cura di Silvia Bocci (Webmaster del comune di Piegaro ed organizzatrice del convegno del 25 maggio)


Così tra questa immensità s’annega il pensier mio:e il naufragar m’è dolce in questo mare. (G. Leopardi)

E’ così, come tra i magici versi di Leopardi, che nasce il “navig@r m’è dolce”.

Un impegno nato nell’ “infinito” silenzio delle verdi colline umbre, volto alla diffusione della cultura accessibile del web.

Piegaro, piccolo borgo perugino, con i suoi 3700 abitanti sparsi in un  territorio di 98 Kmq, ha saputo e voluto coinvolgere le pubbliche amministrazioni umbre nell’incontrare alcuni tra i massimi esperti dell’accessibilità italiana.

L’incontro, avvenuto presso i locali del Museo del Vetro di Piegaro, il 25 Maggio 2007, è il risultato di un percorso iniziato dalla volontà di un webmaster e di una pubblica amministrazione di voler dare ai propri concittadini un sito chiaro, pulito, semplice, a dimostrazione non solo dell’estrema apertura nei confronti di tutti gli utenti della rete, ma anche e soprattutto, nel voler sfatare luoghi comuni legati all’accessibilità del web.

Il relatori del convegno, scelti dopo un’attenta valutazione, hanno avuto il compito di divulgare, nel modo più semplice possibile, una cultura etica e morale che, potesse coinvolgere e smuovere la sensibilità di chi, fino ad ora, non ha fatto nulla per ridurre o annullare le difficoltà provocate dalle barriere digitali.

La circolare del ministro della funzione pubblica, che invitava le pubbliche amministrazioni a compiere ogni sforzo, e per precisione: “…ogni sforzo deve essere fatto perché i siti Web dell’amministrazione pubblica siano accessibili…”  risale al marzo del 2001, senza contare la nascita delle Wcag del 1999 che definiscono le linee guida per garantire l’accesso ai contenuti per il web… siamo nel 2007…e siamo ancora qui a parlare di diritto all’informazione e di “bollini” di conformità.

Il compito di trattare tematiche relative alla legge Stanca, è stato affidato al presidente di IWA Italy – Roberto Scano, che “messo a muro” per un inconveniente sorto all’ultimo momento, ha incontrato le oltre 80 persone presenti in videoconferenza.

Attraverso l’utilizzo di slides, Scano  ha illustrato circolari e decreti relativi all’accessibilità del Web, fino ad arrivare all’approvazione della Legge Stanca; ha inoltre sottolineato l’importanza dei problemi legati alle responsabilità contrattuali in rapporto all’acquisto o fornitura di prodotti informatici; ha infatti ribadito la necessità di una certa competenza da parte di chi richiede un prodotto informatico, da parte di chi lo fornisce e, non in ultimo, da parte di chi lo verifica.

Non è quindi vero, che non ci sono responsabilità.

Un dirigente, che paga un prodotto non conforme con soldi pubblici, o che “bollina” un sito non avendo cura di verificare se effettivamente il medesimo è fruibile a tutti… non è forse responsabile eticamente e moralmente?

Allora, se davvero vogliamo fare accessibilità, dobbiamo puntare alla fruibilità dei contenuti, piuttosto che all’uso improprio di un bollino che non serve assolutamente a nulla.

Dopo la chiara esposizione del Presidente Scano,  supportato anche da copie di slides consegnate ad ogni partecipante, il coinvolgente intervento di Roberto Castaldo ha messo in dubbio in ognuno di noi il ruolo effettivo del webmaster: Chi è? Si può ancora parlare di webmaster come il professionista che sviluppa un sito web?

Così ha detto: “Ora, vi racconto una storia… la chiave per un Web migliore”: una storia di uomini e mezzi, del web fatto da uomini per gli uomini,  dell’uomo come misura fondamentale del web, dalla creazione dei suoi contenuti fino alla loro fruizione.

Alle 11,30 un piccolo coffee break per addolcire il fatto, ormai chiaro a tutti, che oggi il web è tutto fuorchè accessibile.

Peccato per Scano, che “ancora a muro” non si è potuto gustare la deliziosa pasticceria perugina.

La seconda parte del convegno, ha visto la dimostrazione pratica di navigazione di due personaggi d’eccezione: Nunziante Esposito e Massimiliano Martines, ambedue appartenenti alla Commissione OSI per l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti.

Massimiliano, dopo una breve ma minuziosa panoramica sulla storia della Commissione OSI – ente che si occupa di verificare e consigliare i webmaster sull’accessibilità dei siti prodotti fornendo un servizio di monitoraggio e collaborazione – si è soffermato in un’esauriente spiegazione delle difficoltà che incontra un utente  ipovedente nel navigare nel web.

In pochi minuti, abbiamo capito l’importanza dei contrasti dei colori, delle evidenziazioni dei link e dell’adozione di misure relative per i caratteri ;

il tutto, senza addentrarci in tecnicismi, ma vedendo insieme alla sua lente virtuale per Windows: Magic, come appaiono i siti che normalmente navighiamo e che però prima d’ora non ci erano parsi così scadenti dal punto di vista dell’accessibilità.

Questa seconda parte del convegno, ha rappresentato un momento di estremo interesse, specialmente quando Nunziante Esposito, ha dimostrato come, tramite il più diffuso programma di sintesi vocale per Windows: Jaws, anche un non vedente possa navigare e sentirsi a suo agio in un sito creato avendo l’accessibilità “in testa”.

Ho visto persone incuriosite, sorprese per il suono metallico della sintesi vocale, ma soprattutto per la grande velocità con cui Nunziante si destreggiava con questo strumento.

Abbiamo navigato insieme a lui…  sorpresi di non dover utilizzare il mouse…  tra menù inarrivabili e form inaccessibili.

Anche Nunziante ha voluto mostrarci esempi pratici di inaccessibilità, evidenziando come una “innocua” distrazione di un web designer, pur non creando alcun problema di accesso per gli utenti vedenti, può rivelarsi un ostacolo insuperabile per un utente non vedente.

La simpatia di Nunziante, quando bloccato sui campi di un form inaccessibile, continuava a far “parlare” la sintesi: “editazione… editazione… editazione…” ha fatto sorridere un po tutti.

Esempi pratici di esclusione dalla vita sociale, di limitazioni, barriere, blocchi che acutizzano lo stato di handicap, ma non solo… diritto costituzionale… esclusione dal diritto di accesso che dovrebbe coniugarsi con il diritto di partecipare alla vita sociale e di esserne parte attiva.

C’ha fatto poi vedere un sito… il suo scorrere era fluido, già cominciavamo ad abituarci alla voce metallica, sembrava più comprensibile, quasi si fosse addolcita.

La sintesi, leggeva: “Benvenuti nel sito web del comune di Piegaro… Stemma Comunale: rappresenta due grifoni uno di fronte all’altro, che sorreggono un giglio dorato”

C’era silenzio in sala. Nunziante si è fermato… una pausa… ora, vedo come voi ha detto.

Seppur con un piccolo esempio, il pubblico in sala ha capito; ha capito come anche un non vedente può vedere, ha capito il vero significato pratico dell’accessibilità.

In un attimo tutti i sacrifici, le nottate passate insonni, le arrabbiature per un div di troppo, o per quelle complicate liste annidate, son svanite tutte in un istante. Se lo scopo dell’evento era quello di sensibilizzare sul tema dell’accessibilità, c’ero riuscita!

E dopo il convegno… si continua ancora a parlare di accessibilità, di miti e  leggende e di progetti futuri.

Questo era solo il primo, di una serie di eventi ed incontri che l’Umbria proporrà nel prossimo futuro sul tema dell’accessibilità.

Siamo orgogliosi di aver aperto questa strada, siamo orgogliosi di aver dimostrato come un piccolo comune come il nostro, partendo non da molte parole, ma da un esempio concreto, sia riuscito a sensibilizzare il pubblico presente all’evento, tanto da sentire loro stessi la voglia e l’intenzione di proporre altri eventi come questo.

Questo è stato “E il navig@r m’è dolce”… Museo del Vetro, quel venerdì mattina, di fine maggio…