Secondo il ministro “così il divario digitale si trasformerà in una opportunità consentendo l’inclusione per i disabili”
Il Parlamento ha definitivamente approvato all’unanimità la “Legge Stanca”, che consente ai disabili l’accessibilità alle nuove tecnologie digitali ed informatiche, Internet compreso, superando l’attuale divario digitale. Dopo la Camera anche al Senato, infatti, le forze politiche hanno espresso pieno consenso al provvedimento che pone l’Italia al primo posto in Europa su questo fronte, con la normativa più completa, proprio mentre si sta concludendo “l’Anno Europeo del Disabile”.
Il voto è stato espresso questa mattina dalla Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni di palazzo Madama, in sede legislativa.
“Quella appena approvata è una legge di grande civiltà e il pieno consenso che si è realizzato su di essa onora il Parlamento”, ha detto Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie.
Il ministro ha sottolineato come questo provvedimento, che riunisce in un disegno di legge governativo diverse proposte di legge parlamentari, “consentirà di abbattere le barriere digitali e creare invece rilevanti opportunità per consentire agli oltre 3 milioni di disabili italiani di poter studiare, lavorare e partecipare attivamente alla vita sociale, senza esclusioni”.
A tale proposito, il ministro in particolare ha posto in evidenza a tale proposito che “il non riconoscere questa forte esigenza di totale inclusione può causare tre ordini di deficit: economico, in quanto non impiegare le risorse disponibili comporta una perdita onerosa; sociale, perché non integrare qualsiasi categoria crea emarginazione; democratico, perché non permettere la partecipazione significa negare la piena cittadinanza”.
Il provvedimento appena approvato, nelle scorse settimane, in occasione di un recente vertice sulla disabilità, a Washington, tra il Governo Usa e quello UE, è stato indicato come un modello di legge da prendere ad esempio.
SCHEDA
“Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili
agli strumenti informatici”
OBIETTIVO DELLA LEGGE: favorire l’accesso dei disabili agli strumenti informatici, evitando che le nuove tecnologie determinino forme di emarginazione forse ancora più pericolose di quelle tradizionali e, anzi, promuovendo l’uso delle medesime come fattore abilitante e di superamento delle disabilità e delle esclusioni. Lo scopo della legge, in applicazione del principio costituzionale di eguaglianza, è quello di abbattere le “barriere virtuali” che limitano l’accesso dei disabili alla Società della Informazione e li escludono dal mondo del lavoro, dalla partecipazione democratica, da una migliore qualità della vita. Si tratta quindi di garantire anche ai cittadini disabili il diritto di accesso alle risorse informatiche e ai servizi telematici, assicurando anche a loro una migliore opportunità di conoscenza, istruzione, lavoro, informazione ed intrattenimento.
PUNTI FONDAMENTALI DEL PROVVEDIMENTO
- La Legge Stanca si pone come strumento incentivante nei confronti dei privati, mentre nei confronti della pubblica amministrazione intesa in senso molto lato reca degli obblighi, anche sorretti da efficaci sanzioni. È previsto infatti che i nuovi contratti stipulati dalla pubblica amministrazione per la realizzazione di siti Internet siano colpiti da nullità, qualora non rispettino i requisiti di accessibilità, e, in generale, l’inosservanza delle disposizioni della legge da parte del pubblico amministratore comporta responsabilità dirigenziale e responsabilità disciplinare.
- Una finalità particolarmente importante della legge è quella, espressa all’articolo 5, di assicurare l’accessibilità e la fruibilità degli strumenti didattici e formativi: ad esempio i testi scolastici per gli studenti disabili, con particolare riguardo agli studenti non vedenti o ipovedenti.
- La legge fissa delle regole generali, chiare e vincolanti, rimandando, per la sua concreta attuazione, ad un regolamento governativo, per la precisa disciplina delle situazioni giuridiche, ed ad un decreto ministeriale che stabilisce le metodologie tecniche per la verifica dell’accessibilità dei siti Internet.
Entrambi i provvedimenti rispetteranno le linee guida fissate in materia dalla normativa internazionale. In particolare, il regolamento governativo sarà adottato sentite le Associazioni dei disabili e dopo aver acquisito il parere delle Commissioni parlamentari competenti, d’intesa con la Conferenza Unificata. In seguito, il decreto ministeriale fisserà il contenuto concreto degli obblighi previsti dalla legge. Tale decreto sarà periodicamente aggiornato per il tempestivo recepimento delle innovazioni tecnologiche nel frattempo intervenute.
Roma, 17 dicembre 2003
A cura dell’Ufficio Stampa
del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie