[Nota 4] Devo confessare di avere un’esperienza diretta piuttosto limitata del tipo di problemi incontrati sul Web dai lettori privi di vista, benché io tenti di coltivare un intelligente interesse in proposito. Tali problemi rappresentano un argomento caldo per l’area dedicata alla Web Accessibility Initiative presso il W3C.

Francamente molte delle pagine che vedo sul Web sono così ovviamente bisognose di un grado di cura e attenzione, che ciò aiuterebbe tutti i lettori in modalità testo; ed ho ricevuto troppo spesso, da parte di autori indisponenti, risposte che rifiutavano di mostrare la benché minima considerazione per quello che pareva loro essere uno sparuto gruppo di minoranza; per tali motivi mi sono andato concentrando su tecniche che sembrano essere benefiche per tutti i lettori in modalità testo, e implicitamente anche per i lettori ciechi così come per i robot di indicizzazione, piuttosto che tentare di convincere codesti scettici ad evitare di spendere tempo e fatica in tecniche che danneggiano la fondamentale accessibilità, insita nelle caratteristiche progettuali del World Wide Web. Spero che le mie intenzioni nel battere questa via non siano fraintese: va il mio plauso a quegli autori che sarebbero disponibili ad investire del tempo supplementare per rendere vieppiù accessibili i propri documenti, e che sono desiderosi di seguire appropriate linee guide.

Notate che nell’HTML4.0 vi sono tre o quattro attributi disponibili per i loro rispettivi scopi (sto parafrasando le raccomandazioni HTML4.0):

  • L’attributo ALT di IMG, per il testo alternativo,
  • L’attributo TITLE di IMG, per informazioni supplementari significative per l’IMG,
  • L’attributo LONGDESC di IMG, per l’URL di una completa descrizione testuale dell’immagine,
  • L’attributo TITLE della circondante ancora A di collegamento, se ve n’è una, per informazioni supplementari significative sul collegamento.

Come utilizzare al meglio questi meccanismi è ancora sotto attiva discussione per quanto riguarda i dettagli, ma possiamo constatare che in generale c’è ora sempre meno ragione di usare l’attributo ALT per mere descrizioni dell’immagine.

Per i browser più datati, il precursore dell’attributo LONGDESC è il collegamento-D, il cui uso pionieristico si deve al WGBH.