Circolare Funzione Pubblica 13 marzo 2001, n. 3/2001
Requisito 18, Allegato A Decreto sulle Regole tecniche (art. 11 legge 4/2004)
Web Content Accessibility Guidelines 1.0
Sezione 508 del Rehabilitation Act
Web Content Accessibility Guidelines 2.0 (draft)
Circolare Funzione Pubblica, Circolare 13 marzo 2001, n. 3/2001.
Linee guida per l’organizzazione, l’usabilità e l’accessibilità dei siti web delle pubbliche amministrazioni
Componenti multimediali
Corredare le componenti sonore di segnalazioni alternative visive. Corredare, possibilmente, i filmati di descrizione testuale delle immagini e di sottotitolazione dei dialoghi.
Circolare AIPA, Circ. 6 settembre 2001, n. AIPA/CR/32.
Criteri e strumenti per migliorare l’accessibilità dei siti web e delle applicazioni informatiche a persone disabili.
La rispondenza ai requisiti di accessibilità deve essere interpretata in maniera non limitativa: gli autori non devono essere scoraggiati ad usare elementi multimediali, ma, al contrario, invitati a sfruttarli per assicurare l’accesso alle informazioni a una sempre più vasta platea di utenti.
Un “sito web accessibile” è un sito Internet il cui contenuto informativo multimediale e le cui procedure di interazione e navigazione siano fruibili da utenti dotati di browser con diverse configurazioni, che consentano di disabilitare le funzioni di caricamento di immagini, animazione, suono, colore, temporizzazione e omettere l’uso di visualizzatori addizionali.
Nella realizzazione dei documenti, si devono ricercare soluzioni che permettano la compresenza di componenti orientate a diverse necessità degli utenti. Ad esempio, per i browser che non trattano queste componenti occorre utilizzare le opzioni noframes e noscripts, che forniscono procedure alternative; un’altra soluzione consiste negli “equivalenti testuali” che consentono di fornire le stesse informazioni a coloro che non possono fruire di una o più componenti multimediali. Gli equivalenti testuali vanno applicati a componenti quali: immagini, rappresentazioni grafiche del testo (inclusi i simboli), bottoni grafici, regioni delle mappe immagine, applets e altri oggetti di programmazione, ASCII art, piccole immagini usate come identificatori delle voci di una lista, spaziatori, disegni, grafi, filmati o altre immagini in movimento, come GIF animate.
Le verifiche di accessibilità con le configurazioni indicate al punto 1) potranno simulare varie condizioni di disabilità, attraverso la disattivazione selettiva di una o dell’altra funzione multimediale (ad esempio: immagini e grafica per simulare la cecità, suoni per la sordità, colori per i difetti di percezione cromatica).
3. Linee guida e criteri per l’accessibilità delle applicazioni software
[…] Una tipologia particolarmente importante è quella delle applicazioni didattiche multimediali, per le conseguenze che ha sull’integrazione dei ragazzi disabili nella scuola. Per le applicazioni multimediali che adottino le medesime modalità di presentazione del web, le problematiche di accessibilità si riconducono a quelle esposte in precedenza.
d) multimedia
– l’applicazione deve prevedere opzioni alternative di segnalazione visiva di avvertimento e rinforzo delle segnalazioni sonore di allarme del programma;
– l’applicazione deve prevedere opzioni di presentazione sincronizzata in formato testuale di tutte le informazioni audio, per mezzo di didascalie, sotto-titolazioni o altro, se questo non sia palesemente in contrasto con le funzioni del programma o oggettivamente impossibile da realizzare o non sufficiente per un utilizzatore non udente;
– l’applicazione deve prevedere opzioni di descrizione vocale o presentazione sincronizzata in formato testuale di tutte le informazioni di tipo video se questo non è palesemente in contrasto con le funzioni del programma o oggettivamente impossibile da realizzare o non sufficiente per un utilizzatore non vedente (ad esempio programmi CAD o di montaggio fotografico).
Requisito 18
Enunciato: Nel caso in cui un filmato o una presentazione multimediale siano indispensabili per la completezza dell’informazione fornita o del servizio erogato, predisporre una alternativa testuale equivalente, sincronizzata in forma di sotto-titolazione o di descrizione vocale, oppure fornire un riassunto o una semplice etichetta per ciascun elemento video o multimediale tenendo conto del livello di importanza e delle difficoltà di realizzazione nel caso di trasmissioni in tempo reale.
Riferimenti WCAG 1.0: 1.3, 1.4
Riferimenti Sec. 508: 1194.22 (b)
Linee guida per l’accessibilità ai contenuti del Web 1.0
Specifica del W3C del 5 maggio 1999
– Punto di controllo 1.1 [Priorità 1]. Fornire un equivalente testuale per ogni elemento non di testo (per esempio, mediante alt, longdesc o contenuto nell’elemento stesso). Questo comprende: immagini, rappresentazioni grafiche di testo (compresi i simboli), zone di immagini sensibili, animazioni (come le GIF animate), applet e oggetti programmati, arte ASCII, frame, script, immagini usate come richiamo per elenchi, spaziatori, pulsanti grafici, suoni (azionati con o senza l’intervento dell’utente), file di solo audio, tracce audio di video e video.
– Punto di controllo 1.3 [Priorità 1]. Fornire una descrizione audio delle informazioni essenziali del filmato di una presentazione multimediale fino a quando i programmi utente non potranno leggere automaticamente ad alta voce il suo equivalente testuale.
– Punto di controllo 1.4 [Priorità 1]. Per ogni presentazione multimediale temporizzata (come un film o un’animazione), sincronizzare alternative equivalenti (per esempio didascalie o descrizioni parlate del filmato) con la presentazione.
– Punto di controllo 7.1 [Priorità 1]. Fino a quando i programmi utente non permetteranno agli utenti di controllare lo sfarfallio, evitare di far sfarfallare lo schermo.
– Punto di controllo 8.1 [Priorità 1 se importante, altrimenti Priorità 2]. Fare in modo che elementi di programmi come script e applet siano direttamente accessibili o compatibili con le tecnologie assistive.
– Punto di controllo 14.2 [Priorità 3]. Integrare il testo con presentazioni visive o audio nei casi in cui possano facilitare la comprensione della pagina.
Sezione 508 del Rehabilitation Act
§ 1194.22 Informazioni e applicazioni Internet e Intranet sul Web
b) Alternative equivalenti per una qualsiasi presentazione multimediale dovranno essere sincronizzate con la presentazione stessa.
Linee guida per l’accessibilità ai contenuti del Web 2.0
Bozza di lavoro del W3C del 16 dicembre 2005
– Linea guida 1.1 – Per i contenuti non testuali usati per veicolare informazione, le alternative testuali veicolano la stessa informazione, salvo che non si tratti di multimedia, oppure di tracce solo-audio o solo-video (è qui richiesta una etichetta descrittiva).
– Linea guida 1.2 – Fornire alternative equivalenti sincronizzate per i contenuti multimediali.
Test di verifica livello 1: per i componenti multimediali preregistrati sono forniti sottotitoli sincronizzati e tracce audio descrittive di quanto avviene a video.
Test di verifica livello 2: per i componenti multimediali in tempo reale sono forniti sottotitoli sincronizzati.
Test di verifica livello 3: per i componenti multimediali è fornita interpretazione in linguaggio dei segni, e tracce audio descrittive estese (con pausa del filmato).
– Linea guida 1.4 – Per le presentazioni uditive, rendere facilmente distinguibile il parlato e l’audio principale dai suoni di sfondo (livello 3).
– Linea guida 2.2 – Consentire agli utenti di controllare i tempi di esecuzione nella loro lettura o interazione.
– Linea guida 2.3 – Consentire agli utenti di evitare contenuti che possono causare attacchi di epilessia fotosensitiva.
stat