Mancano al momento statistiche di riferimento sull’uso delle tecnologie dell’informazione da parte dei disabili.

L’uso di Internet e del computer da parte dei disabili, fisici o mentali, non compare nelle statistiche ufficiali. Una tale analisi è di fatto complicata da differenti definizioni della disabilità. Tuttavia una categorizzazione potrebbe essere basata sulla definizione di persona disabile “come colui o colei il quale ha un impedimento fisico o mentale che limita sostanzialmente una o più attività fondamentali dell’esistenza”. Questa, come ogni altra definizione della disabilità che si voglia adottare, includerebbe un gruppo molto eterogeneo per reddito, cultura, posizione sociale, età, ecc. Ma è fondamentale per la costruzione di una società basata sulle tecnologie dell’informazione davvero inclusiva, conoscere ed individuare le aree a rischio di divario digitale.

 

Iniziativa 1.1 – Avviare uno studio sull’accesso ad Internet e sull’uso del computer da parte dei disabili
Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie si potrebbe fare promotore di un’iniziativa insieme ad altri Istituti per raccogliere i dati sull’uso di Internet e del computer da parte di cittadini disabili.
Questo studio consentirebbe di avere delle statistiche attendibili al momento non disponibili e permetterebbe di definire l’ampiezza del divario digitale all’interno di questa categoria e di delineare conseguentemente delle politiche specifiche.