Le informazioni ed i servizi offerti in forma elettronica dal settore pubblico devono essere accessibili a tutti. Va dunque intrapreso uno sforzo particolare in favore dei disabili per i quali l’accesso all’informazione può essere particolarmente difficile. L’uso di comunicazioni elettroniche tra utenti e settore pubblico promossa specialmente nel caso dei disabili può dar loro l’opportunità di comunicare in maniera indipendente con il settore pubblico e favorire la loro integrazione.
Garantire eguaglianza nell’accesso all’informazione per tutti i cittadini è fondamentale per ogni società democratica. Questo accesso deve perciò essere garantito su basi eguali anche a tutti i cittadini disabili così che non siano esclusi dal processo democratico.
Le nuove tecnologie permettono nuove forme di presentazione dell’informazione (immagini, testi, combinazione di suoni, video), mentre l’uso delle reti elettroniche aumenta il numero potenziale di utenti.
Oggi, il settore privato così come quello pubblico usa sempre più spesso la rete per la distribuzione di informazione e per la fornitura di servizi. Per i cittadini è sempre più semplice interagire con la Pubblica Amministrazione per avere informazioni, compiere transazioni, richiedere dei moduli. Questi vantaggi, che diventano tanto più importanti per i disabili, devono essere accessibili. Poiché questa nuova forma di interazione è in fase di sviluppo, è necessario agire ora e stabilire ora i requisiti che rendano possibile l’uso delle tecnologie anche da parte dei disabili.
Iniziativa 2.1 – Disegno di legge in materia di “Norme per l’accessibilità dei siti Internet e delle applicazioni informatiche “
Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie sta elaborando un progetto di legge governativo che mira ad incorporare gli aspetti dell’accessibilità. Anche sulla base delle indicazioni emerse dai lavori della Commissione, il Ministro si è impegnato alla realizzazione di un disegno di legge in materia di “Norme per l’accessibilità dei siti Internet e delle applicazioni informatiche “volto a favorire e garantire l’accesso dei soggetti disabili ai servizi erogati in rete dalle Pubbliche Amministrazioni e dai soggetti che erogano pubblici servizi (per esempio Ferrovie dello Stato, Enel).
Con questo complesso di norme si intende recepire nell’ordinamento la più recente tecnologia che facilita il rapporto tra disabili e la società basata sulle tecnologie dell’informazione. Per questo motivo, per la prima volta, un testo di legge definisce ed individua espressioni quali “accessibilità” e “tecnologia assistiva”, intesa come l’insieme degli strumenti e delle soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono al disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio dovute alla sua specifica disabilità, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici.
La rapidità con la quale le tecnologie, e in particolare quelle informatiche, progrediscono suggerisce di predisporre un testo flessibile che si possa agevolmente conformare allo sviluppo di tutte le tecnologie a favore dei disabili.
Al fine di evitare che quest’insieme di norme assuma lo scarno valore di “dichiarazione di principi” dovrebbero essere introdotti una serie di obblighi per le Amministrazioni Pubbliche e per i soggetti che erogano pubblici servizi, prevedendo, ad esempio dei tempi certi per l’adeguamento di tutti i siti web di tali soggetti, nonché la previsione normativa dell’accessibilità quale possibile criterio preferenziale nell’acquisto di prodotti informatici sul mercato.
Una reale e complessiva fruibilità dei servizi dell’informazione passa anche attraverso la possibilità che i lavoratori disabili, dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, siano posti in condizione di operare con strumenti informatici adeguati alla specifica disabilità di cui sono portatori.
Il quadro normativo delineato dallo schema di disegno di legge si completa con il ruolo del Ministro dell’Innovazione e Tecnologie chiamato a dettare regole tecniche per la realizzazione di una effettiva accessibilità, nonché a promuovere iniziative e vigilare per l’applicazione di tale legge.
Iniziativa 2.2 – Utilizzare l’eProcurement nella Pubblica Amministrazione per incoraggiare la diffusione dell’accessibilità
Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, a conferma del proprio interesse, potrebbe sollecitare la concretizzazione della collaborazione in atto tra il gruppo di lavoro “Accessibilità e tecnologie informatiche nella PA” e CONSIP per avviare un’attività di eProcurement per le tecnologie assistive stabilendo dei precisi requisiti, della quale possano avvalersi le Pubbliche Amministrazioni e che offra nel contempo al privato cittadino utili riferimenti per eventuali acquisizioni in proprio.
Iniziativa 2.3 – Attivare un Osservatorio sull’accessibilità de i siti pubblici
Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie potrebbe promuovere un’azione di rilevazione e di monitoraggio dell’accessibilità dei siti istituzionali (come quella condotta dal Dipartimento di Informatica ed Automazione dell’Università di Roma Tre, maggio 2002) attraverso l’istituzione di un Osservatorio.
Iniziativa 2.4 – Promuovere sul sito www.innovazione.gov.it il sito pubbliaccesso.it
Il sito, realizzato dal gruppo di lavoro “Accessibilità e tecnologie informatiche nella PA”, costituito presso l’AIPA, offre la possibilità di confronto per problemi, esperienze e soluzioni di webmaster e specialisti di accessibilità e raccoglie la documentazione di riferimento più significativa sul tema dell’accessibilità e sulla realizzazione di siti accessibili.