Di accessibility overlay ne abbiamo parlato tantissimo su webaccessibile.org: se qualcuno dei nostri lettori non conosce ancora il tema, può consultare gli articoli contenenti il termine overlay. Questo articolo, è bene premetterlo, non vuole essere un ulteriore contributo al tema, ma vuole supportare sia le pubbliche amministrazioni che le aziende nella corretta compilazione della dichiarazione di accessibilità per i siti web e applicazioni mobili.

Nell’articolo tralascio molte parti della dichiarazione dedicate agli azzeccagarbugli, come l’applicazione per contenuti e applicazioni dell'”onere sproporzionato” per il quale invito comunque le amministrazioni e i soggetti privati a prevedere alternative.

Cos’è la dichiarazione di accessibilità

Si tratta di un documento accessibile che consente di comprendere lo stato di accessibilità di un sito web o di una applicazione mobile, fornendo delle modalità di contatto agli utenti con disabilità per segnalare eventuali difficoltà di fruibilità.

La dichiarazione di accessibilità non è niente di più di un punto intermedio in un ciclo continuo dedicato all’accessibilità digitale. Tale affermazione è avvalorata dai seguenti fatti:

  1. la dichiarazione di accessibilità va redatta su base annuale (aggiornandola comunque entro il 23 settembre di ogni anno);
  2. una parte della dichiarazione di accessibilità contiene dei riferimenti alle non conformità, che vanno verificate almeno una volta all’anno come da punto 1;
  3. per i contenuti non conformi di cui al punto 2, è possibile predisporre delle alternative accessibili.
  4. al suo interno contiene una modalità di contatto accessibile, ovvero il meccanismo di feedback, che consente la segnalazione di problematiche di accessibilità che devono essere prese in carico e risolte;
  5. al termine della procedura (per le PA) nel sito web dedicato di AgID per le dichiarazioni, viene fornito un link da pubblicare nel piè di pagina del sito mentre i soggetti privati devono procedere in autonomia (tramite pagina web o documento PDF, accessibili).

Cos’è l’annualità della dichiarazione di accessibilità

L’aggiornamento annuale della dichiarazione implica che almeno una volta all’anno il soggetto erogatore (così come definito dalla legge 4/2004) provvede ad un aggiornamento della stessa a seguito di attività di verifica tecnica e di eventuali interventi correttivi svolti durante l’anno. Ove non siano stati fatti aggiornamenti, il soggetto erogatore è comunque tenuto ad aggiornare la data della dichiarazione.

Cos’è il “bug” del modulo AgID per la dichiarazione

Quest’anno per le PA ci sono state alcune modifiche. Nel  infatti, modificando una dichiarazione cambia anche l’indirizzo (URL), cosa che non avveniva in precedenza, pertanto si consiglia di porre attenzione in fase di aggiornamento per non ritrovarsi il 23 settembre con un link vuoto. Tale situazione può essere considerata una scelta “tecnologica” di AgID o di un suo fornitore, ma non essendo comunicata alle amministrazioni può causare dei mancati adempimenti di pubblicazione delle PA (in quanto l’adempimento prevede la pubblicazione della dichiarazione e la sua disponibilità con link a più di pagina “Dichiarazione di accessibilità”.

Le non conformità nella dichiarazione di accessibilità

Le non conformità vanno inserite nella “Sezione 1 – Contenuti in ottemperanza alla Decisione di esecuzione UE 2018/1523”, e vanno inserite in “Sezioni, contenuti e funzioni non conformi”.

Come si identificano le non conformità

L’analisi delle non conformità rispetto alla normativa vigente si effettuano sulla base di una verifica tecnica da effettuarsi rispetto alla norma tecnica europea armonizzata UNI CEI EN 301 549. Se ciò che ho appena scritto risultasse incomprensibile, significa probabilmente che internamente alla PA e all’azienda obbligata alla pubblicazione non vi sono figure professionali adeguate in grado di svolgere internamente tale attività.

Ciò premesso, ricordo che è possibile svolgere l’autovalutazione, ma l’errore più diffuso sta nell’uso esclusivo di strumenti automatizzati per la verifica. No. Nessuno strumento automatico garantisce l’accessibilità. Affidare la compilazione di questa sezione esclusivamente ad un risultato automatizzato di verifica significa tralasciare oltre il 70% delle possibili non conformità rendendo la dichiarazione quindi non solo parziale ma non veritiera.

Come si descrivono le non conformità

Quando qualche anno fa oramai all’interno del gruppo di lavoro europeo abbiamo scritto l’atto che descrive i contenuti della dichiarazione di accessibilità, lo scopo era di dedicarla all’utente, non ai tecnici. Pertanto inserire nelle dichiarazioni meri riferimenti ai criteri di successo delle WCAG 2, significa non comunicare in modo corretto i risultati. Vanno quindi usate terminologie semplici ma comprensibili (esempio: alcune immagini potrebbero non essere percepite da utenti con lettore di schermo).

Cosa sono le alternative accessibili

Nel caso in cui vi siano delle non conformità, il soggetto erogatore può prevedere delle alternative accessibili. Ciò significa che, nell’ottica del soddisfacimento del diritto di accesso delle persone con disabilità, nel caso in cui ho una funzionalità non accessibile andrebbe prevista una modalità accessibile, equivalente, che consenta all’utente di consultare contenuti o di eseguire un processo completo (esempio: acquisto di un prodotto da un sito e-commerce). Tali alternative vanno adeguatamente descritte e devono essere conformi, ovvero devono soddisfare il criterio di successo violato e tutti gli altri criteri, senza inserire nuove non conformità.

Dove devo inserire gli accessibility overlay?

Gli accessibility overlay così come commercializzati sono delle alternative ai contenuti non accessibili. Ciò significa che:

  • l’errore di conformità per uno o più criteri di successo è comunque conteggiato come tale, anche in presenza di alternativa accessibile;
  • ogni funzionalità identificata come “alternativa accessibile” a contenuti non accessibili e risolta dall’accessibility overlay deve essere indicata nel campo “Alternative accessibili”, compresa la modalità di attivazione / raggiungimento della funzionalità;
  • l’accessibility overlay non deve creare ulteriori problematiche rispetto ai criteri di successo per i quali è identificato come “alternativa accessibile”, considerato che molto spesso l’uso di tali strumenti incrementa le difficoltà delle persone con disabilità anziché ridurle.

Quanto dovrei tenere sul sito gli accessibility overlay?

Tecnicamente, visti tutti i riferimenti citati in questo articolo, il meno possibile: a livello internazionale sono definiti da diversi esperti come “cerotti su fratture”, ossia qualcosa di palliativo (che comunque ha un costo non da poco) e che come alternativa accessibile non dovrebbe comparire in più di una dichiarazione di accessibilità. Ciò è dovuto dal fatto che i costi per la risoluzione definitiva di semplici problematiche corrette temporaneamente da questi strumenti, ossia finché dura l’abbonamento al servizio, sono spesso anche inferiori al canone di tali strumenti, portando quindi le amministrazioni a dei costi non giustificabili se non dalla “fretta di essere conformi”, mentre l’accessibilità è un processo di piccoli aggiornamenti continui per il soddisfacimento delle necessità degli utenti.