La legge Stanca per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici, dopo un iter parlamentare di soli otto mesi, è finalmente arrivata sulla G.U.: un momento di grande soddisfazione anche per la “squadra” del CNIPA che ha supportato il Ministro sul piano tecnico.
Con la pubblicazione della legge siamo solo agli inizi del processo normativo: il prossimo passo sarà l’emanazione del regolamento di attuazione, previsto dall’articolo 10, che, tra l’altro, dovrà stabilire i “criteri e i principi operativi e organizzativi generali per l’accessibilità”. Il Ministro Stanca ha affidato al CNIPA la predisposizione dello schema di tale regolamento, che si baserà sui seguenti capisaldi:
- i servizi realizzati tramite sistemi informatici devono consentire l’accessibilità al contenuto del servizio da parte dell’utente e la fruibilità delle informazioni offerte;
- queste devono essere caratterizzate anche da facilità e semplicità d’uso;
- viene istituito, con provvedimento del CNIPA, un elenco dei valutatori – personalità giuridiche – tenuto dallo stesso CNIPA, che ne definisce le modalità di iscrizione, di permanenza e di revoca;
- oltre alla verifica strumentale dei requisiti tecnici – che viene condotta anche mediante tecniche informatiche – si introduce il concetto della verifica soggettiva, nella quale è prevalente “l’intervento del destinatario, anche disabile, dei servizi”;
- viene previsto, in sede di verifica dei requisiti di accessibilità, il parere obbligatorio non vincolante di un valutatore iscritto nel citato elenco;
- ai fini della valutazione sulla accessibilità, i soggetti privati devono rivolgersi a uno dei valutatori dell’elenco, che rilascerà la certificazione necessaria per ottenere dal CNIPA il logo attestante il superamento della verifica stessa;
- viene definito il logo;
- ogni amministrazione pubblica nomina un responsabile per il rispetto di questa legge.
Su questo schema del regolamento sono state consultate, come previsto dal citato articolo 10, le associazioni delle persone disabili maggiormente rappresentative (ASPHI, ARPA, FAND, FONDAZIONE DON GNOCCHI, FISH, FISD, ANNI VERDI), le associazioni di sviluppatori competenti in materia di accessibilità (IWA-ITALY) e quelle di produttori di hardware e software (FEDERCOMIN, ANASIN, ASSINFORM). Il regolamento sarà adottato dalle competenti Commissioni parlamentari, che dovranno pronunciarsi entro quarantacinque giorni dalla richiesta, e d’intesa con la Conferenza unificata Stato-regioni città e autonomie locali.
Il successivo passo normativo sarà l’emanazione di due decreti ministeriali.
Il primo decreto, previsto dall’articolo 11 della legge, attribuisce al Ministro per l’innovazione e le tecnologie il potere di stabilire, nel rispetto dei criteri e dei principi indicati nel regolamento:
- le linee guida recanti i requisiti tecnici e i diversi livelli di accessibilità;
- le metodologie tecniche per la verifica dell’accessibilità dei siti Internet nonché i programmi di valutazione assistita utilizzabili a tale fine.
Su questi due fondamentali argomenti sono già stati insediati due gruppi di lavoro, formati da alcuni dei più noti esperti italiani nel campo, con il compito di predisporre i documenti da sottoporre, per consultazione, alle associazioni delle persone disabili maggiormente rappresentative; sulla base di tali documenti il CNIPA dovrà poi predisporre lo schema del testo del decreto da sottoporre alla firma del Ministro.
Il secondo decreto, previsto dall’articolo 7, riguarda le regole tecniche per l’accessibilità alle opere multimediale: su questo argomento, che richiederà anche specifici programmi di ricerca e sperimentazione, l’istruttoria è solo agli inizi.
Si sta lavorando anche a un possibile terzo decreto.
Si sta lavorando anche a un possibile terzo decreto che dà attuazione all’articolo 5 della legge e attribuisce al Ministro per l’istruzione, l’università e la ricerca, di intesa con il Ministro per l’innovazione e le tecnologie, il compito di dettare le regole tecniche che disciplinano l’accessibilità agli strumenti didattici e formativi: in particolare, si tratta di come rendere disponibili, a studenti e insegnanti, i libri di testo in formato elettronico. Per ottenere il massimo consenso possibile su una materia così complessa e innovativa, anche in questo caso è stato costituito, a cura del MIUR, un apposito gruppo di lavoro.
Tutta questa materia viene coordinata dalla Commissione interministeriale permanente per l’impiego dell’ICT a favore delle categorie deboli e svantaggiate, composta dai rappresentanti dei sette ministeri più direttamente coinvolti con la tematica, che si avvale di una Segreteria tecnica costituita presso il CNIPA.
Osservazioni e richieste di informazioni vanno indirizzate a: ictdisabili@CNIPA.it