È terminata l’inchiesta pubblica finale del progetto di norma UNI1605641, che qualifica la figura del Comunicatore professionale.
Il documento, che ha per titolo “Attività professionali non regolamentate – Comunicatore professionale – Requisiti di conoscenza, abilità e autonomia e responsabilità”.

Nella fase di consultazione pubblica, come Presidente UNI CT 531 E-accessibility dell’ente di normazione UNINFO, ho inviato la seguente osservazione.

Il tema dell’accessibilità dell’informazione, nella sua forma e contenuto, È essenziale nel mondo della comunicazione. Il periodo di pandemia ha portato alla luce moltissimi problemi di comunicazione a tutti i livelli, sia nel settore pubblico che nel privato. Errori più comuni come uso errato di colori, testi, contenuti multimediali non accessibili crea discriminazione perseguibile ai sensi della legge 67/2006. A livello internazionale il tema dell’accessibilità è normato tra l’altro come competenza trasversale nella norma EN 16234-1 per le professionalità ICT, ma dovrà esserlo per tutte le professionalità visto a breve il recepimento del c.d. “Accessibility Act”.

Ho proposto quindi che per ogni profilo, di qualsiasi genere, legato alla comunicazione aggiungere delle competenze nella creazione, gestione e pubblicazione di contenuti accessibili, digitali e non, in quanto in assenza di tale modifica il rischio di avere ulteriori comunicatori che discriminano è reale.

Il commento è stato accolto, inserendo una nuova K in corrispondenza del C.5:

K48 Conoscenza di tecniche e soluzioni per la creazione, gestione e pubblicazione di contenuti accessibili, digitali e non digitali.

Tale integrazione comporterà quindi un incremento di qualità e di inclusione della comunicazione, sempre ricordando che le norme tecniche sono seguite in modo volontario (a meno che non siano referenziate da norme di legge).