Abstract

Nella presente relazione verranno prese in esame le principali novità introdotte nella revisione delle linee guida per l’accessibilità dei siti web, Web Content Accessibility Guidelines 2.0, che impegna il gruppo di lavoro del W3C a partire dal 2000.

Ci si soffermerà sui punti problematici alla luce dello stesso concetto di accessibilità dei contenuti del Web, con accenni anche al contesto normativo europeo, nell’intenzione di valorizzare la portata di un documento che erroneamente viene identificato con la redazione di prescrizioni tecniche, e che va invece valutato nell’ottica più generale della comunicazione come condizione di accesso alla partecipazione di tutti, con qualsiasi periferica. Le WCAG sono il tentativo di costituire una metodologia per tradurre in un linguaggio uniforme e generale l’essenziale necessità di consentire a tutti l’accesso all’informazione.

Le linee guida sono l’esito di un lavoro collettivo di scrittura, di natura pubblica, cui tutti possono liberamente collaborare. Il dialogo a più voci, basato sul consenso, rappresenta una coralità mediata da istanze umane, che mira nel work in progress ad aumentare la leggibilità e l’usabilità del testo, conservandone il rigore e la chiarezza.

Tentativi di sintesi delle WCAG nel nostro Paese hanno focalizzato l’attenzione su una selezione di regole a scapito della visione globale del progetto, ritenendolo complesso e difficilmente attuabile e sollevando la questione dell’opportunità di seguire standard di sviluppo internazionali.

Lo sviluppo delle WCAG 1.0 consente al lettore interessato e competente di fornirsi di una salda mappa concettuale e di passare dai singoli problemi particolari alle ragioni che organicamente – viste nel quadro di insieme – li collegano all’interazione dell’utente con il medium, in un percorso che conduce alla consapevolezza di scenari diversificati, al fine di ottenere soluzioni adeguate alla percepibilità, fruibilità e comprensibilità dei contenuti del Web.

E’ possibile scaricare il testo completo della relazione, qui articolata in tre sezioni e 15 pagine,  in un unico documento in formato PDF accessibile (415 Kb).
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