Le linee guida che si andranno ad analizzare forniscono informazioni utili su come creare applicazioni accessibili utilizzando XML. Confrontandolo con il linguaggio HTML oppure con MathML, XML risulta superiore di un livello: di fatto è una meta-sintassi utilizzata per descrivere questi linguaggi ed i futuri che verranno sviluppati. Essendo meta-sintassi, XML non fornisce garanzia intrinseca di indipendenza dai sistemi di visualizzazione dei contenuti o supporto alternativo a livello testuale. E’ essenziale, comunque, che i sistemi di sviluppo per XML siano forniti con linee guida che rendano semplice e chiare le modalità di creazione di codice accessibile, seguendo delle linee guida simili a quelle predisposte per HTML, SMIL, e SVG – questo nelle attuali e in tutte le future versioni.

XML (Extensible Markup Language) è una meta-sintassi, utilizzata per creare nuovi linguaggi.

Può di fatto essere considerato una semplificazione di SGML (Standard Generalized Markup Language), creato per promuovere maggiormente l’utilizzo della rete nel mercato, ma fornendo le stesse funzionalità ed estendibilità e supporto di nuovi linguaggi.

HTML (HyperText Markup Language), dall’altro lato, è una particolare applicazione di SGML, che copre una serie di necessità (“semplici” documenti ipertestuali) definendo una serie di elementi e attributi.

Per esemplificare, in HTML, gli autori possono creare elementi come i seguenti:

<title>XML e accessibilità</title>
<address lang=fr>Daniel Dardailler</address>
<h1>Introduzione</h1>

e possono utilizzare elementi (title, h1, etc) definiti dalle specifiche HTML (che ne definiscono circa un centinaio) e i relativi attributi.

In SGML e XML, gli autori possono definire i loro gruppi di elementi creando documenti come il seguente:

<menu>Ristorante Bella Venezia</menu>
<antipasti>Seppie arrosto
<immagine url="seppie.jpg">gruppo di seppie arrostite con polenta</immagine>
</antipasti>

che di fatto è più vicina alle necessità del loro sistema informativo.

Nel W3C, il linguaggio HTML è stato rimaneggiato con integrazioni di XML – chiamandolo di fatto XHTML – includendo una modulizzazione di HTML per fornire supporto alle necessità di una comunità più ampia di utenti e tecnologie (Web TV, utenti con apparecchiature di accesso mobile, ecc).

XML non deve essere comunque visto come una sostituzione di HTML, ma come una nuova struttura principale sulla quale andrà basato HTML così come dovranno basarsi i futuri linguaggi definiti dal W3C,come MathML (per la rappresentazione di formule matematiche), SMIL (per la sincronizzazione multimediale), SVG (per grafica scalare), ecc., e per altri nuovi linguaggi creati da altre organizzazioni (ad esempio OpenEBook, XML-EDI, ecc.).

In ogni caso è importante comprendere che XML non è solo una tecnologia di interfacciamento per l’utente (come HTML), ma può ed è spesso utilizzata come protocollo di comunicazione, per pubblicare e codificare informazioni da inviare da un sistema ad un altro.