Nel  2001 nasce il Piano d’azione eEurope 2002

Il Punto II C. 9 riguarda la partecipazione di tutti all’economia della conoscenza.

9. Garantire la massima accessibilità della popolazione alle tecnologie dell’informazione costituisce una delle priorità del piano di azione eEurope 2002. In particolare, bisogna prevedere una maggiore partecipazione alle tecnologie dell’informazione dei disabili e di qualsiasi persona che non è in grado di beneficiare interamente della società dell’informazione. Il Piano raccomanda di adottare gli orientamenti dell’iniziativa WAI per i siti web pubblici.

Nel settembre 2001 viene emanata la Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato Economico e Sociale e al Comitato delle Regioni eEurope 2002: accessibilità e contenuto dei siti Internet delle amministrazioni pubbliche
http://europa.eu.int/eur-lex/it/com/cnc/2001/com2001_0529it01.pdf

Alcuni passi salienti:

“Le linee guida sono riconosciute come la norma mondiale de facto per la progettazione di siti Web accessibili.” […]

“[…] Con esse gli Stati membri e le istituzioni europee daranno un chiaro segnale nei confronti dell’obiettivo dell’accessibilità di Internet, obiettivo da perseguire utilizzando quello che de facto è lo standard mondiale dell’accessibilità Web e che è rappresentato dai lavori dell’iniziativa WAI.”

“[…] Sul piano interno, la Commissione si è impegnata ad attenersi al livello A (priorità 1) delle linee guida per la nuova versione della rete Intranet, in preparazione per la fine del 2001.”

“La Commissione europea eroga aiuti finanziari al progetto intitolato Web Accessibility Initiative – Design for All (WAI-DA). Tra gli obiettivi principali del progetto WAI-DA vi sono:

  • una maggior partecipazione degli organismi europei nelle attività internazionali che promuovono l’accessibilità di Internet mediante l’iniziativa sull’accessibilità del Consorzio Mondiale del Web (W3C);
  • una maggior sensibilizzazione e attuazione delle linee guida sull’accessibilità dei contenuti dei siti Web di tutti gli Stati membri dell’Unione europea;
  • una maggior attuazione delle linee guida sull’accessibilità degli strumenti di Authoring (ATAG), versione 1.0.

[http://www.w3.org/WAI/WAIDA/]

“Le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di ricercare il costante perfezionamento delle proprie pagine Web e di esplorare metodi nuovi e migliori di fornire i contenuti e i servizi Internet man mano che vengono sviluppate nuove tecnologie e nuove versioni delle linee guida. L’adozione e l’attuazione delle linee guida per i siti delle amministrazioni pubbliche può dunque essere considerata un primo decisivo meccanismo in direzione di una società dell’informazione realmente fruibile da tutti.”

Al documento sono allegate le tabelle di valutazione dello stato di avanzamento per l’accessibilità dei siti web pubblici degli stati membri. L’Italia figura con la circolare del 13 marzo 2001 a cura del Ministro per la Funzione Pubblica Linee Guida per l’organizzazione, l’usabilità e l’accessibilità dei siti Web delle Pubbliche Amministrazioni.


Bruxelles, 13 giugno 2002:
Risoluzione del Parlamento Europeo (2002)0325 sulla comunicazione della Commissione eEurope 2002: accessibilità e contenuto dei siti Internet delle amministrazioni pubbliche

K. Considerando che il Consorzio Mondiale del Web ha istituito la Web Accessibility Initiative (WAI) e che, nel quadro di quest’ultima, ha sviluppato le linee guida sull’accessibilità della Rete (versione 1.0), note come “Linee guida”, riconosciute come la norma mondiale per la progettazione di siti Web accessibili; e che la W3C/WAI ha elaborato una serie di orientamenti denominati Authoring Tools Accessibility Guidelines (ATAG) 1.0 per programmatori di software, che spiegano come utilizzare una serie di strumenti di authoring per la creazione di siti Web accessibili e come rendere accessibile il software stesso;
Q. Considerando che il piano d’azione eEurope 2002 specifica che “i siti web delle pubbliche amministrazioni degli Stati membri e delle istituzioni europee e i relativi contenuti devono essere impostati in maniera tale da consentire ai disabili di accedere alle informazioni e di sfruttare al massimo le opportunità offerte dal sistema di amministrazione on-line” (COM(2000) 330 del 24 maggio 2000);
T. Considerando che l’UE e gli Stati membri sono stati invitati a rivedere le relative legislazione e norme per garantire, entro la fine del 2002, la conformità dei principi di accessibilità e la creazione, nonché l’inserimento in rete, di centri nazionali di eccellenza nel settore del “design per tutti” e a creare raccomandazioni per un curriculum europeo in “Design-for-All” destinato ai progettisti e agli ingegneri;

U.Considerando che il rispetto delle “Linee guida” richiederà uno sforzo finanziario estremamente limitato, o addirittura inesistente, per i progettisti di siti Web;

V. Considerando che la Commissione europea propone, inoltre, di giungere all’accessibilità dei siti Web privati entro il 2003 e di iniziare con quei siti che beneficiano di finanziamenti pubblici;
4. Considerando che l’iniziativa WAI, che è di natura volontaria, richiede fortemente su una base obbligatoria alle istituzioni europee e gli Stati membri di adempiere pienamente alle “Linee guida” entro il 2003, Anno europeo dei disabili; e li esorta a conformarsi alle Authoring Tools Accessibility Guidelines (ATAG) 1.0, sempre entro il 2003, al fine di consentire ai disabili non soltanto di leggere le pagine web ma anche di gestirne il contenuto (gestione dei contenuti);
5. Concorda con la Commissione europea quanto alla necessità che anche le amministrazioni regionali e locali si attengano alle “Linee guida” per la progettazione dei loro siti Web;
9. Chiede alla Commissione di verificare il rapporto costi-benefici ottenuto mediante il rispetto delle linee guida per i progettisti e i fornitori dei siti Internet; rileva che tener conto dei criteri di accessibilità al momento dello sviluppo dei prodotti si rivela più redditizio, sotto il profilo dei costi, che riprogettare i siti Web e la tecnologia afferente in un secondo tempo; sottolinea che il rispetto delle Linee guida potrebbe comportare benefici commerciali dal momento che il servizio diviene accessibile ad un pubblico più vasto;
16. Invita la Commissione a dare particolare rilievo all’attuazione della linea guida 14 delle Linee guida per l’accessibilità ai contenuti del Web, la quale prevede che i documenti siano chiari e semplici e quindi di facile comprensione, al fine di contrastare l’ulteriore esclusione delle persone con problemi di lettura o disabilità intellettuali dall’e-government e dal web;

18. Ritiene che il rispetto delle attuali “Linee guida” costituisca un passo avanti: sottolinea, tuttavia, l’importanza di un ulteriore sviluppo, adozione e attuazione dei nuovi miglioramenti (o nuove versioni) delle “Linee guida” poiché il settore di Internet evolve con molta rapidità;

20. Chiede agli Stati membri di istituire un “punto informazione” per suggerire quali azioni dovrebbero e potrebbero essere adottate in caso conformità quanto alla mancata osservanza delle “Linee guida”;
21. Esprime pieno sostegno ad ulteriori ricerche volte ad elaborare criteri misurabili per quanto riguarda il rispetto delle “Linee guida” e la procedura di conformità prevista dalla Web Accessibility Initiative;
25. Propone che sia gli Stati membri sia la Commissione europea richiedano che i progetti, le azioni e le organizzazioni che beneficiano di finanziamenti pubblici e comportano la progettazione di siti web, rispettino le “Linee guida”; invita inoltre gli Stati membri e la Commissione europea a raccomandare vivamente l’attuazione delle “Linee guida” nei progetti, azioni e organizzazioni che beneficiano di finanziamenti pubblici che non comportano la progettazione di siti web;
26. Rammenta che le istituzioni europee e i governi degli Stati membri hanno una responsabilità pubblica e li invita a rendere i propri siti Web accessibili alle persone anziane e ai disabili e a servirsi soltanto di software accessibile, dando così l’esempio a tutte le altre istituzioni pubbliche e al resto della società;

30. Sottolinea il fatto che, ai fini dell’accessibilità, è fondamentale che i siti web abbiano un livello di conformità “Doppia-A”, ovvero che sia pienamente applicato il livello di Priorità 2 delle linee guida del WAI.