Quando si parla di standardizzazione e di linguaggio comune, ci si riferisce a una esigenza di comunicazione globale che rappresenta una struttura comune a tutti i linguaggi.
Un esempio molto vicino per via analogica ai linguaggi del Web è il processo di standardizzazione che ha riguardato la storia della musica colta occidentale, nel passaggio dalla monodia alla polifonia contrappuntistica e dal temperamento naturale al temperamento equabile.

L’analogia parte dalla considerazione del rapporto codice-interprete, in relazione al parallelo notazione musicale-esecuzione e marcatura-decodifica del programma utente.
Senza la fissazione del sistema tonale ed il temperamento equabile, codificato da Bach nel Clavicembalo ben temperato(temperamento che “equalizzava” le accordature degli strumenti), suonare assieme causava problemi, differenze di intonazione, incertezze tonali. Il passaggio dalla scala modale e naturale all’ottava di 12 semitoni, visibile nella tastiera del pianoforte, fu in sostanza un lento processo di standardizzazione, che riguarda anche la nostra esperienza di ascoltatori della musica d’oggi, che non sarebbe universalmente possibile senza questo lavoro dei teorici della musica, risalente al XVI secolo, che consente anche all’attuale musica “non colta” di avere una diffusione globale, indipendentemente dagli strumenti utilizzati e dai messaggi veicolati.
La scala naturale si forma attraverso i suoni armonici prodotti dalla vibrazione di una corda, secondo intervalli frazione del suono originario (di ottava, di quinta, di terza ecc.).
Dodici consecutivi intervalli di quinta generano i dodici semitoni della scala, ma non equidistanti fra di loro, con effetti cosiddetti di enarmonia fra note, che nella tastiera equalizzata del pianoforte sono uguali. Il processo di equalizzazione della scala naturale, che ha richiesto secoli, ha portato gli esecutori alla
 libertà di suonare in gruppo in una tonalità qualunque, e con qualsiasi strumento, e ha consentito l’evoluzione a forme musicali complesse come la sinfonia.

Il temperamento equabile è divenuto uno standard de facto per due ragioni principali:
Praticità – E’ abbastanza fastidioso dovere riadattare uno strumento a un temperamento specifico che meglio si adatti a un particolare brano musicale.  Molti strumenti non sono in grado di essere accordati in modo diverso e alternante.
Portabilità – Tutte le composizioni della musica occidentale possono essere eseguite in maniera soddisfacente su strumenti accordati col temperamento equabile.