Il primo dei nuovi percorsi formativi europei che IWA Italia ha sviluppato per i propri iscritti è l’IEAS (Iwa European Accessibility Syllabus), nato dalla necessità di formare in Italia e in tutt’Europa una nuova generazione di “webmaster” in grado di sviluppare siti ed applicazioni Web accessibili, nel pieno rispetto delle normative internazionali e delle legislazioni locali.
In tutte le fasi dello sviluppo e della progettazione del percorso formativo IEAS for developers, è stato fatto tesoro dell’esperienza che IWA/HWG (unica realtà associativa a livello mondiale nel settore del Web) ha accumulato negli anni in materia di accessibilità del Web, anche grazie alla sua attiva partecipazione ai lavori del W3C, dell’ISO ed alle collaborazioni istituzionali con le Pubbliche Amministrazioni italiane, col CNIPA, col Ministero per i Beni Culturali.
Questo syllabus propone un percorso formativo di base per sviluppatori Web, fortemente orientato alla risoluzione delle problematiche principali legate all’accessibilità del Web. La scansione degli argomenti e la giusta alternanza di teoria e pratica garantiscono l’acquisizione di una panoramica ragionevolmente completa sullo sviluppo di applicazioni web accessibili e conformi alla normativa vigente nel nostro paese.
Particolare attenzione è stata prestata alla scelta dei progettisti dei moduli didattici, apprezzati professionisti (tutti docenti CNIPA) in grado di coniugare al meglio l’aspetto squisitamente tecnico con quello didattico e divulgativo, che hanno curato e redatto in prima persona anche il materiale (slides, esercitazioni e dispense) che verrà utilizzato durante il corso e che verrà distribuito ai discenti.
I moduli
Il syllabus nella sua versione italiana prevede quattro moduli distribuiti su cinque giornate di corso:
Modulo 1: Accessibilità, linguaggi di markup ed XHTML – Giorno 1
Modulo progettato da Roberto Castaldo
Il primo modulo introduce il discente all’accessibilità, alle modalità di navigazione degli utenti del Web ed ai linguaggi di markup con particolare riferimento all’XHTML; scopo di questo modulo è la comprensione dei concetti basilari che permetteranno la costruzione di pagine Web accessibili nel rispetto delle specifiche dettate dal W3C.
L’uso corretto dei marcatori, la strutturazione logica dei contenuti e la conoscenza del funzionamento dei browser sono elementi essenziali per la progettazione di qualsiasi sito/applicazione Web, e rappresentano le basi propedeutiche per affrontare i moduli successivi di questo corso.
- (1.01) Il Web e l’accessibilità.
Il web è nato per essere fruibile da ogni utente, senza alcun limite fisico, economico e tecnologico; il Web non può non essere accessibile a tutti: concetti base e definizioni - (1.02) Gli utenti del Web.
Come navigano gli utenti? Conoscere gli utenti è indispensabile per creare un web accessibile - (1.03) Le tecnologie assistive
Come la tecnologia aiuta i disabili nell’usare il PC e nel navigare il Web. Ausilii hardware e software - (1.04) Markup: a che serve?
I linguaggi di marcatura per la creazione di pagine Web - (1.05) Cos’è una DTD
Document Type Definition: l’importanza della DTD nello sviluppo di applicazioni Web accessibili - (1.06) Struttura di un documento XHTML
La strutturazione corretta di un documento XHTML come punto di partenza essenziale per la creazione di pagine fruibili da ogni tipologia di utente - (1.07) Markup strutturale: elementi logici e semantici in XHTML
Utilizzare gli elementi XHTML in maniera conforme alle specifiche del linguaggio - (1.08) Elementi di blocco e di linea
Caratteristiche e peculiarità degli elementi di blocco e di linea - (1.09) Elementi e relativi attributi
Panoramica sui tag più importanti, sui relativi attributi e sul loro uso corretto. Esempi ed esercitazioni - (1.10) Tabelle
Le tabelle come “contenitori” di dati; usare le tabelle secondo le specifiche per facilitare la consultazione di dati - (1.11) Elementi Div e Span
Sintassi, semantica ed uso degli elementi “contenitori” in grado di aggiungere strutturazione ad una pagina web accessibile - (1.12) Parsing e rendering di un documento XHTML
Processo di acquisizione, lettura e rendering della pagina Web e del relativo DOM da parte del browser - (1.13) Documenti XHTML well formed
Applicare il concetto di correttezza formale tipico dei documento XML alle pagine Web, allo scopo di perseguire il più elevato livello di accessibilità - (1.14) La validazione XHTML
Il processo di validazione automatica del codice non deve prescindere dalla conoscenza e dalla padronanza del linguaggio di markup utilizzato: uso corretto del validatore HTML e CSS del W3C - (1.15) Analisi della DTD XHTML 1.0 strict
La conoscenza puntuale della DTD da utilizzare favorisce il corretto utilizzo degli elementi e degli attributi previsti dalle specifiche
Modulo 2: Fogli di stile a cascata (CSS) e accessibilità del Web – Giorno 2 e Giorno 3
Il presente modulo tratta il linguaggio CSS nell’ottica dell’accessibilità del Web. Nella prima giornata, maggiormente teorica, saranno analizzate le caratteristiche e le potenzialità dei fogli di stile a partire dallo studio delle basi del linguaggio. Nella seconda giornata, esercitazioni pratiche consentiranno l’applicazione concreta delle nozioni acquisite. Al termine del modulo il discente sarà in grado di progettare e realizzare un layout basato sui CSS e coerente con la normativa italiana in materia di accessibilità del Web.
Il modulo è introduttivo ed è rivolto sia a CSS designer principianti sia a tutti coloro i quali desiderano approfondire le implicazioni dell’utilizzo dei fogli di stile nello sviluppo di siti Web accessibili.
- (2.01) Introduzione.
Origini del linguaggio CSS. Analisi dei concetti di struttura presentazione e comportamento di un documento. Linguaggi di marcatura. Struttura ad albero e terminologia delle relazioni tra elementi in un documento sorgente. Ecc. - (2.02) Sintassi.
Sintassi della regola di formattazione. Metodi di associazione del foglio di stile al documento. Analisi di tutte le tipologie di selettori CSS. - (2.03) Specificità, ereditarietà e cascata.
Analisi dei concetti di specificità, importanza, ereditarietà e cascata. - (2.04) Unità di misura e valori.
Definizione e analisi delle unità di misura di lunghezze (relative e assolute) e dei valori (percentuale, colori ecc.) e relative implicazioni per l’accessibilità. - (2.05) Tipi di media.
Specificare la presentazione di un documento per dispositivi differenti (per la stampa, per dispositivi palmari ecc.). - (2.06) Tipografia (caratteri e proprietà del testo).
Analisi delle proprietà CSS che controllano l’aspetto dei caratteri, lo stile del testo e lo stile dello spazio bianco. - (2.07) Box Model.
Analisi delle caratteristiche dei box generati dagli elementi (area del contenuto, padding, bordo e margine) e delle relative proprietà CSS.
Il Box Model standard, la modalità Quirks mode. - (2.08) Visual Formatting Model.
Analisi delle regole per la generazione dei box da parte degli elementi, degli schemi di posizionamento (flusso normale, float, posizionamento assoluto) e delle relative proprietà CSS. Implicazioni per l’accessibilità. - (2.09) Contenuto generato e liste.
Cenni al contenuto generato tramite CSS. Formattazione delle liste. Esempi di liste di link accessibili e conformi alla legislazione italiana in materia di accessibilità. - (2.10) Media impaginati.
Cenni alla gestione della stampa tramite CSS: margini, interruzioni di pagina ecc. - (2.11) Colori e sfondo.
Impostazione del colore di primo piano e dello sfondo (colore o immagini): analisi delle relative proprietà e implicazioni per l’accessibilità con particolare attenzione alla legislazione italiana in materia. - (2.12) Tabelle.
Cenni al modello di formattazione delle tabelle. Analisi delle relative proprietà. Esempi di tabelle dati (e di layout) accessibili. - (2.13) Interfaccia utente.
Stili dell’interfaccia utente: caratteri e colori di sistema, contorni dinamici ecc. Implicazioni per l’accessibilità. - (2.14) CSS cross-browser.
La compatibilità cross-browser. Esempi di filtri CSS. Uso dei commenti condizionali di IE. - (2.15) Da CSS 2.0 a CSS 2.1.
Breve analisi delle differenze tra la specifica CSS 2.0 del W3C e il Working Draft CSS 2.1. - (2.16) Accessibilità e fogli di stile.
Esame del Working Draft del W3C CSS Techniques for WCAG 2.0.
Analisi critica di alcuni dei 22 Requisiti di accessibilità per i siti Internet, contenuti nell’allegato A del Decreto Ministeriale 8 luglio 2005. - (2.17) I moduli CSS 3.
Cenni ad alcuni dei moduli CSS 3. - (2.18) Realizzare un layout basato sui CSS.
Esercitazione: realizzazione di uno, o più, layout basati sui CSS utilizzando le nozioni acquisite durante il modulo.
Modulo 3: Il Multimedia Accessibile – Giorno 4
Modulo progettato da Roberto Ellero
Le presentazioni multimediali, ricche di testi, contenuti audio, video e grafica, stanno diventando sempre più diffuse sul Web.
La natura della multimedialità sincronizzata pone una sfida all’orientamento degli utenti affetti da cecità, ipovisione, sordità e disabilità cognitive.
Questi utenti possono ugualmente accedere a una presentazione se l’autore ha fornito adeguate alternative e se i programmi utente permettono un sufficiente controllo sulla presentazione.
Per essere considerato accessibile, un componente multimediale deve essere audiodescritto, sottotitolato, sincronizzato ed equivalente (nella sua parte testuale), inoltre il testo equivalente deve essere accessibile alle tecnologie compensative. Questo modulo consente di acquisire competenze nella realizzazione di presentazioni multimediali accessibili su Web.
- (3.01) Introduzione – Panoramica del componenti multimediali.
Definizioni di multimedia, ricostruzione della sceneggiatura a partire da un filmato per progettare tracce audio e sottotitoli. Sceneggiatura, storyboard, montaggio, produzione: i presupposti progettuali dell’accessibilità dei componenti multimediali per il Web. Relazioni fra la fonte testuale del prodotto finito e gli aspetti percettivi. - (3.02) Riepilogo delle normative riguardanti l’accessibilità del Web e il multimedia: le linee guida WAI, la Section 508, la Legge Stanca.
Implementazione e verifica dei requisiti 1, 3, 5, 17 e 18 (Allegato A del decreto ministeriale 8 luglio 2005) in relazione agli oggetti multimediali. - (3.03) Metodi di streaming e formati multimediali (Windows Media, QuickTime e RealMedia).
Diffusione sul Web dei filmati, compatibilità crossbrowser e crossdevice, punti di forza e di debolezza dei formati per il Web. Codec, formati, tecnologie di streaming: diverse scelte per diversi contesti e modalità di fruizione. - (3.04) Flash e ShockWave – Funzionalità accessibili e problematiche aperte.
Alternative testuali, tabulazione, etichette, stato, indipendenza da dispositivo, controllo dell’interazione, sottotitoli, esempi di codice per il corretto inserimento nella pagina degli oggetti. - (3.05) Fornire trascrizioni testuali, sottotitoli e tracce audio descrittive sincronizzate (sottotitoli per dialoghi, descrizioni audio di azioni rilevanti all’interno di filmati).
Esempi di diverse modalità di sottotitolazione e audiodescrizione nei diversi contesti e generi, analisi della fruizione con tecnologie assistive. - (3.06) Il Captioning con MAGpie, Hi-Caption ed altri strumenti.
Strumenti per la sottotitolazione, dettagli pratici per l’installazione e l’utilizzo di MAGpie e altri applicativi, sottotitolazione e audiodescrizione di un filmato. - (3.07) L’accessibilità di SMIL .
Caratteristiche di accessibilità di SMIL, esempi di codice per sincronizzare le tracce. - (3.08) Creare una presentazione accessibile.
Strumenti per presentazioni multimediali, traduzioni in linguaggio dei segni.
Modulo 4: Valutare l’accessibilità del siti Web. La legislazione italiana (Legge Stanca 4/2004) – Giorno 5
Modulo progettato da Roberto Scano
Lo sviluppo di siti Web accessibili non può non prevedere il continuo controllo del lavoro svolto anche per quanto riguarda il livello di accessibilità conseguito, attraverso l’applicazione di quattro step che insieme costituiscono il ciclo della valutazione. Questo modulo si occupa della valutazione ma anche del quadro normativo sull’accessibilità del Web che in Italia è costituito dalla Legge Stanca 4/2004 e dal Codice dell’Amministrazione Digitale. Il modulo prevede l’analisi degli articoli e delle norme attuative della Legge Stanca, con particolare attenzione ai 22 requisiti per le applicazioni Web based che verranno commentati uno per uno con esempi applicativi e indicazioni per la loro corretta applicazione.
- (4.01) Valutare l’accessibilità del Web: perchè e quando?
Lo sviluppo di siti e applicazioni Web accessibili visto come applicazione e continuo controllo delle specifiche, degli standard, dei feedback da parte degli utenti e delle best practices - (4.02) Il ciclo della valutazione: Validazione del codice XHTML e CSS, Strumenti semi-automatici per la validazione dei siti, Validazione dell’esperto, Test con gli utenti
I quattro step da intraprendere affinché una pagina o un intero sito web possano dirsi accessibili con sufficiente attendibilità; dalla validazione automatica del codice all’importanza dei test con gli utenti; esempi ed esercitazioni - (4.03) Dalle WCAG alla Legge Stanca
Il percorso che ha permesso la nascita dell’attuale normativa italiana partendo dalle raccomandazioni internazionali del W3C - (4.04) La Legge Stanca 4/2004: analisi del testo normativo
Analisi degli articoli costituenti la Legge Stanca 4/2004 e dei concetti innovativi che essa contiene - (4.05) Regolamento di attuazione della legge 4/2004 (DPR 1 marzo 2005 nr. 75)
Analisi del regolamento attuativo della legge Stanca - (4.06) Requisiti tecnici e i diversi livelli per l’accessibilità agli strumenti informatici (Decreto Ministeriale 8 luglio 2005): Verifica tecnica e requisiti di accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie internet, Requisiti tecnici di accessibilità per i personal computer di tipo desktop e portatili, Requisiti tecnici di accessibilità per l’ambiente operativo, le applicazioni e i prodotti a scaffale.
Analisi dei requisiti relativi all’accessibilità degli strumenti informatici, con particolare riferimento ai 22 requisiti per i siti internet che verranno esaminati uno per uno con esempi di conformità (reale e/o presunta) - (4.07) Cenni sul Codice dell’Amministrazione Digitale
Il Codice dell’Amministrazione Digitale spinge con forza verso l’innovazione nella Pubblica Amministrazione in Italia; verranno esaminate le novità ed i punti di contatto con la Legge Stanca 4/2004
N.B. Nel resto d’Europa il quarto modulo viene adeguato all’eventuale presenza di norme legislative sull’accessibilità del Web in quello specifico paese, altrimenti tratta la valutazione dell’accessibilità e le WCAG 1.0.