L’accessibilità non riguarda solo il web ma tutte le tecnologie; su questa linea di pensiero si inserisce l’incontro pubblico su “Istruzione scientifica e disabilità visiva” al quale ho avuto il piacere di assistere il 16 ottobre 2004 presso i dipartimenti di Informatica e Comunicazione e Scienze dell’Informazione dell’Università degli Studi di Milano.
Come hanno sottolineato in vario modo i relatori ed in particolare il Prof. Degli Antoni, il problema dell’accesso agli studi scientifici da parte di ciechi (ed ipovedenti) è sempre stato particolarmente sentito come conseguenza della progressiva informatizzazione degli studenti; mentre in ambiti umanistici il calcolatore ha offerto potenti ed innovativi strumenti per “fare” (leggere, scrivere, comunicare), in ambito matematico non si è mai potuto sfruttare appieno le potenzialità ed i vantaggi del calcolatore.
Durante la mattinata oltre a diverse ed interessanti relazioni abbiamo potuto assistere alla presentazione di un interessante progetto, giunto quasi alla conclusione; si tratta di “Lambda” (acronimo di Linear Access to Mathematics for Braille Device and Audio-Synthesis) sistema che consente ai ciechi di scrivere e gestire la scrittura matematica in modo lineare, fruibile quindi sia tramite display braille che tramite sintesi vocale.