Il 16 ottobre, il The Telegraph ha pubblicato una classifica – in questo periodo le classifiche vanno molto di moda – riguardante i 50 elementi più fastidiosi del Web di oggi.
In tutta sincerità, non mi sembra che vi siano rivelazioni sorprendenti all’interno della top 50, e forse l’aspetto interessante è proprio questo: la maggior parte delle noie, dei fastidi e delle arrabbiature che il Web causa ai suoi utenti sono praticamente sempre gli stessi, da anni ed anni…
Ogni tanto il guru di turno o un articolo come quello citato li riportano in vita, ma nella stragrande maggioranza dei casi questi si limitano a ri-presentare quel che per molti dovrebbe essere l’acqua calda come una grande novità.
Ho provato ad evidenziare, tra le 50 bruttezze del Web, quelle che maggiormente rientrano nel focus di Webaccessibile.org, quelle cioè legate alla progettazione ed alla successiva implementazione di pagine, siti ed applicazioni Web che finiscono poi con l’essere scarsamente fruibili da parte di molti utenti, e le riporto – in ordine di apparizione – qui sotto:
- Troppi CAPTCHA, il cui abuso è sotto gli occhi di tutti.
- Pubblicità basate su Pop-up, che possono rivelarsi un grosso problema per molte categorie di utenti, e di certo un fastidio per tutti.
- Layout troppo larghi. E’ una “usanza” sempre meno riscontrabile, per fortuna, ma a chi non è mai capitato di dovere utilizzare la barra orizzontale del browser?
- PDF, utilizzati in maniera massiccia per pubblicare rapidamente e senza troppe noie documenti sul Web, laddove sarebbe stato molto meglio creare pagine Web ad hoc.
- Frame, ancora largamente utilizzati – per esempio – da alcuni social network per visualizzare pagine esterne.
- ScRiVeRe iN QuEstO ModO, AlTeRnAnDo SenZa CrItErIo MAIUSCOLE e minuscole.
- Mancato supporto dei pulsanti “indietro” e “avanti” dei browser. E’ vero che un sito ben progettato non dovrebbe neanche farci venire la voglia o la necessità di usarli, ma è anche vero che non dovrebbe nemmeno impedirci di farlo.
- Link per effettuare il login o il logout (soprattutto quest’ultimo) troppo nascosti. Ndr: per non parlare dei link che dovrebbero servire a cancellare un account!
- Siti troppo difficili da usare, o pesanti da caricare, con esplicito riferimento all’abuso di Flash come piattaforma privilegiata per la creazione di contenuti Web.
Di che si tratta allora? Come possono essere lette queste negatività? Come la “buona novella” finalmente rivelata e pubblicata sul Web? Non credo… è però vero che questi “lati oscuri” in qualche modo rappresentano una traccia di quanto il vecchio e caro buon senso, tradotto in semplici “regole da non rispettare”, sia sempre più raro sul Web.
Se le cosiddette “buone pratiche” non riescono a farsi molta strada, forse focalizzare l’attenzione di manager, progettisti e sviluppatori anche su cosa NON fare potrebbe rivelarsi un approccio utile ed interessante, purchè naturalmente non ci si fermi lì.
E allora, il Web si ama o si odia? Intanto facciamo il possibile perchè si possa almeno usare!