Ma concentriamoci sul rapporto uomo-computer e sulla fruizione del Web…
Il grafico rappresenta un semplice e schematico modello di interazione uomo-PC, caratterizzato da una rapida successione fra due semi-cicli alternativamente eseguiti dall’uomo e dalla macchina.
Il computer accetta dati di ingresso (input), li elabora secondo le istruzioni che risiedono in un programma (calcolo), e ne presenta il risultato all’utente (output); quest’ultimo percepisce l’output del PC (sensazione), lo riconosce tramite il linguaggio naturale o processi di astrazione come le icone (cognizione) ed agisce in funzione delle sue specifiche esigenze (azione) che potrebbero, per esempio, causare un nuovo input per nuove elaborazioni… e così via.
Provando a specializzare questo discorso sul Web, le azioni da parte dell’utente sono generalmente semplici e simili fra loro, anche se conducono a diversi “luoghi” sul Web. L’utente si trova davanti ad una pagina Web e sceglierà quale pagina richiamare sul browser (azione ? input ? calcolo ? output) basandosi sulla propria comprensione (sensazione + cognizione) di quanto presente nella pagina “corrente”: di fatto, l’interpretazione del linguaggio naturale (e/o dei simboli) nel documento indirizza la scelta dell’utente verso una nuova pagina ed il contenuto di quest’ultima porta allo stesso risultato, cioè la scelta di una nuova pagina… il ciclo si ripete, ma se il principio è comune per tutti gli utenti, non altrettanto si può dire sull’esito finale.