Articolo di Gioacchino Cipriano
L’approccio usato per questa soluzione accessibile , non è stato di tipo strettamente tecnico, ma è scaturito da un’analisi delle varie problematiche cui è passibile un individuo con disabilità visiva.
Se da un lato non ci sono stati particolari problemi per risolvere le esigenze dei non vedenti, così non è stato per le problematiche legate all’ipovedenza.
A questo punto vorrei precisare cosa intendo innanzitutto per PDF e cioè che esso è semplicemente il risultato finale della stampa di un documento o meglio la rappresentazione “virtuale” di ciò che otterrei con una stampante tradizionale.
Il lavoro svolto in questi mesi con alcuni componenti della Commissione OSI – Osservatorio siti internet dell’unione italiana dei ciechi: Nunziante Esposito e Massimiliano Martines è stato quindi di trovare questa soluzione.
Personalmente la difficoltà maggiore non è stata di tipo tecnico, ma di una presa di coscienza delle problematiche. Non è facile pensare che un testo di primo piano blu su uno sfondo nero possa risultare leggibile per alcune tipologie di ipovedenza, mentre per me (che sono solo miope) è faticoso leggere.
Inoltre effettuando un’Analisi del Contrasto dei colori otteniamo dei valori molto al di sotto degli algoritmi W3C conosciuti: la differenza di luminosità fra i due colori non è sufficiente. Il valore di soglia è 125 mentre quello risultante fra il colore di sfondo e di primo piano è 98. La differenza di colore non è sufficiente. Il valore di soglia è 500 mentre quello risultante tra il colore di sfondo e di primo piano è 371.
Nella pagina di esempio (disponibile la demo in versione 1.0, all’indirizzo. http://www.networks.it/pdfonline/modulodati.asp) si è fatto uso di Javascript per l’attivazione del menu di “personalizzazione”, la scelta sull’utilizzo dello script è dipesa dal fatto che la quasi totalità dei disabili visivi imposta come predefinita l’attivazione di Javascript. Nel caso risultassero comunque disattivati, su alcuni browser, diversi da IE, è possibile scegliere lo stile alternatrivo da utilizzare, per esempio in FF con il comando Visualizza –> Stile pagina.
I fogli di stile, i colori le dimensioni ecc. sono stati definiti con Massimiliano Martines (componente Commissione Osservatorio siti internet dell’unione italiana dei ciechi) con alcune mini conferenze via Skype e con il quale ho appreso che la maggior parte degli ipovedenti tende ad usare l’ingrandimento massimo dei browser, per cui non è bene che noi webmaster ci preoccupiamo di predisporre il foglio di stile con le dimensioni dei font già più grandi: provocheremmo dei disagi in più.
Inoltre è bene sapere che per i disabili visivi è bene rendere l’ambiente il più omogeneo possibile, altrimenti la percezione visiva potrebbe risultare peggiore, quindi evitare ad esempio su un Alto contrasto con sfondo nero di definire il colore giallo per i titoli, l’arancione per i sottotitoli e il bianco per i paragrafi: è sufficiente sfondo nero e primo piano bianco (o altro colore), al limite si può usare il grassetto.
A proposito di fogli di stile vorrei ringraziare Brigitte Wohack per le correzioni che mi ha inviato (e che ahimè non ho ancora pubblicato).
Brigitte sostiene inoltre che all’estero usano molto monitor di qualità molto grandi con l’impostazione della definizione a 800×600 pixel, ci sarebbe allora da riflettere anche su questo punto: realizzare un layout che non si “rompa” a 800×600 pixel, e non dare per scontato che adesso si usano solo monitor con impostazioni 1024×768 o superiori. Ma questo è un altro argomento che si può approfondire in altri luoghi.
La parte vera è propria di programmazione riguarda solo l’output e per la generazione del file PDF della nostra “soluzione accessibile” è stata utilizzata la classe FPDF (la F di FPDF sta per “Free”), scritta in puro asp per la generazione del PDF, la cui descrizione e uso è disponibile su http://www.aspxnet.it/.
La versione PHP di FPDF è disponibile su http://www.fpdf.org/
Conclusioni.
Ritengo questa “soluzione accessibile” una delle possibili soluzioni, che tra l’altro comporta semplicemente l’installazione lato client di Adobe Acrobat Reader (qualsiasi versione e soprattutto gratuito) .
Nella “soluzione accessibile” il file PDF generato (anche se non accessibile), può essere salvato sul proprio PC semplicemente dal menu File –> Salva con nome del browser stesso che lo considera come oggetto e pertanto ne consente il salvataggio per un suo uso futuro come ad esempio la stampa o meglio ancora per apporre la firma digitale, consentendo autonomia propria nella gestione del documento da parte dei disabili visivi.
Gioacchino Cipriano
IWA Chapter MILANO