La principale fonte di dati utilizzata per stimare il numero di disabili presenti in Italia è l’indagine ISTAT sulle condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari.
In base alle stime ottenute dall’indagine (Tali stime adottano la definizione di disabilità dell’OMS del 1980 precedentemente citata, stime parziali poiché considerano solo la popolazione con età superiore a 6 anni che vive in famiglia) emerge che in Italia le persone disabili sono 2milioni 615mila, pari al 5% circa della popolazione.
La stima si basa su un criterio molto restrittivo di disabilità, quello secondo cui vengono considerate disabili le persone che nel corso dell’intervista hanno riferito una totale mancanza di autonomia per almeno una funzione essenziale della vita quotidiana.
Sfuggono tuttavia le persone che, pur soffrendo di una qualche forma di disabilità non fisica ma mentale, sono in grado di svolgere tali attività essenziali.
Integrando questa stima con i disabili al di sotto dei 6 anni che vivono in famiglia e i disabili nei presidi socio-assistenziali si giunge a un numero complessivo di oltre 2 milioni 800mila disabili.
È bene chiarire ancora che si tratta di stime, che presumibilmente distorcono verso il basso il reale numero di disabili in Italia.
I dati ISTAT confermano inoltre la tendenza del progressivo invecchiamento della popolazione: oltre il 18% degli italiani ha più di 65 anni e questa percentuale è destinata ad aumentare negli anni a venire.