Esistono a livello nazionale e internazionale alcuni standard di riferimento sull’accessibilità. Elenchiamo di seguito i tre ritenuti più significativi per il nostro ambito:

  • Web Content Accessibility Guidelines 1.0 (W3C), maggio 1999
    Per garantire il cosiddetto “accesso universale” il World Wide Web Consortium (W3C), il consorzio che si occupa dell’interoperabilità delle tecnologie all’interno del mondo Internet, ha sviluppato un progetto chiamato WAI (Web Accessibilità Initiative) che – al suo interno – ha creato le linee guida per l’accessibilità dei contenuti sul web, attualmente definite Web Content Accessibility Guidelines 1.0 (http://www.w3.org/TR/WCAG10/).
    Queste linee guida, così come il progetto WAI del W3C, sono definite anche dalla stessa Unione Europea uno standard de facto (http://europa.eu.int/eur-lex/it/com/cnc/2001/com2001_0529it01.pdf) al quale gli sviluppatori di servizi per le pubbliche amministrazioni devono adeguarsi. Queste linee si articolano su tre livelli di priorità, che identificano tre livelli di gravità nei problemi derivanti dall’inaccessibilità di un sito, e, conseguentemente, tre livelli di adesione a tali norme (A, AA, AAA).
    È attualmente in fase di elaborazione la versione 2.0 del documento.
    Al fine di controllare il livello di accessibilità raggiunto, il WAI fornisce agli sviluppatori una lista di punti di controllo, cosiddetta CheckList of Checkpoint for Accessibility Guidelines 1.0 (http://www.w3.org/TR/WCAG10/full-checklist.html).
  • Circolare AIPA n. 32, settembre 2001
    In Italia, nel giro di pochi mesi sono stati emanati due importanti documenti: nel marzo 2001 il Dipartimento della Funzione Pubblica ha pubblicato una circolare di carattere generale contenente le “Linee guida per l’organizzazione, l’usabilità e l’accessibilità dei siti web delle pubbliche amministrazioni” (http://www.pubbliaccesso.it/view_document.asp?iddocument={31C2FF52-7EC9-4199-86A5-C35CF6BA0E9C}&idsezione=214).
    Nel settembre 2001 l’Autorità Informatica per la Pubblica Amministrazione (oggi Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione) ha emanato una circolare più dettagliata, denominata “Criteri e strumenti per migliorare l’accessibilità dei siti web e delle applicazioni informatiche a persone disabili” (http://www.pubbliaccesso.it/view_document.asp?iddocument={3B1FB9D1-08B4-42A8-84E6-3DBF2D8D1521}&idsezione=214 ).
    Le raccomandazioni sono formalmente rivolte a tutte le amministrazioni, ma hanno un valore generale che si può estendere alla totalità delle aziende pubbliche e private. In particolare, il documento AIPA si fonda su due principi generali:
    -Considerare l’accessibilità come espressione della progettazione universale e di elevata qualità e usabilità dei sistemi informatici;
    -Avere sensibilità per tutte le tipologie di disabilità.
    A tutt’oggi, le raccomandazioni sono state adottate da un numero limitato di amministrazioni.
  • Australian Bankers’ Association Industry Standard, aprile 2002
    Il documento, realizzato dall’Associazione Bancaria Australiana, offre alle banche delle linee guida per migliorare l’accessibilità dei propri servizi di ebanking.
    Gli standard, sviluppati con il coinvolgimento delle associazioni di disabili, sono ad adozione volontaria e rappresentano il primo documento ufficiale relativo all’accessibilità dei servizi bancari on-line (http://www.bankers.asn.au/ABA/pdf/Web%20Standard.htm).