Con l’avvento di Internet si è affermata l’idea che, per sfruttare il mezzo nel modo più efficiente ed economicamente redditizio, fosse necessario rinunciare all’universalità dell’accesso, che avrebbe richiesto un approccio tecnologico e progettuale capace di prevedere e supportare le diversità individuali.
Oggi si va affermando una cultura di Internet differente: sempre più ci si rende conto che l’accessibilità dei siti web, oltre ad essere una questione di pari opportunità per le persone disabili, può essere anche un’interessante leva per la diffusione dei propri servizi.
L’obiettivo che ci si pone oggi è di fornire un servizio on-line alla portata di ogni cliente, che sia facile, funzionale ed efficiente. Non si tratta solo di venire incontro alle esigenze degli utenti disabili, ma di migliorare un servizio per tutti, anche per chi vuole fare trading con il cellulare, per l’anziano con minore mobilità, o per chi è solo momentaneamente disabile a causa di un incidente o una malattia.
Un sito che non imponga barriere tecnologiche agli strumenti di supporto per le disabilità, che abbia un linguaggio amichevole, che proponga una navigazione ergonomica, alla prova dei fatti risulta più economico da gestire, fruibile sui vari canali multimediali, e, come dimostrano case study delle nazioni più avanzate della nostra sul tema, più accettato anche dalla maggioranza della clientela (Come ad esempio è avvenuto per la versione accessibile dei sito di Tesco Ltd., catena di supermercati del regno Unito. http://www.cavazza.it/eab/eabmag01.php3)
Nel sistema bancario italiano esistono già alcune testimonianze di successo, che dimostrano che realizzare un servizio di e-banking accessibile è possibile e che questa è la strada da intraprendere per offrire un servizio fruibile dal più ampio numero di cittadini.
Costruire un servizio accessibile significa di fatto permettere che alla personalizzazione dei contenuti e dei servizi offerti si affianchi una personalizzazione dei modi di fruizione.
I costi da sostenere per rendere accessibili le applicazioni di e-banking sono piuttosto contenuti, essendo queste ultime basate su mappe generalmente semplici e andando le modifiche a incidere esclusivamente sulla parte di presentazione. Come già rilevato, i vantaggi che ne scaturiscono sono al contrario notevoli.
Di seguito vengono illustrati i principali passi, individuati dal Gruppo di Lavoro, che possono aiutare la banca nella realizzazione di un servizio accessibile.
Queste indicazioni derivano dal prezioso confronto tra banche, aziende fornitrici di tecnologia e associazioni di disabili, ma anche dall’esperienza concreta di chi ha già intrapreso questo percorso.