Allo scopo di abbattere le barriere “tecnologiche”, le associazioni dei disabili e degli sviluppatori si adoperano per sensibilizzare i webmaster a una rogrammazione più attenta e rispettosa dei problemi delle persone con disabilità.

Riportiamo qui le esperienze delle tre importanti associazioni che hanno contribuito con le loro competenze alla redazione di questo documento e che confermano la loro piena disponibilità a supportare gli istituti bancari nel percorso verso la piena accessibilità dei loro servizi.

ASPHI (Associazione per lo Sviluppo di Progetti Informatici per gli Handicappati)

ASPHI ONLUS (http://www.asphi.it) è un’associazione senza fini di lucro fra Enti e Aziende, circa 50, per la ricerca e l’impiego delle opportunità offerte dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per l’autonomia personale e l’integrazione sociale delle persone disabili, specificamente nella scuola e nel lavoro, per una vita indipendente. ASPHI si avvale di una cinquantina di collaboratori, molti volontari, che operano in diverse parti d’Italia: la sede è a Bologna, con uffici a Milano, Roma e Torino e punti di riferimento a Padova, Napoli e Palermo.

Con cadenza biennale ASPHI organizza HANDImatica, mostra-convegno nazionale dedicata all’impiego delle tecnologie per l’integrazione della persona disabile. Attraverso questa e molte altre iniziative, ASPHI ha fornito, nell’arco del 2002, informazioni a oltre 50.000 persone, mentre oltre 13.000 sono coloro che hanno usufruito, direttamente o indirettamente, dei suoi servizi.

In questo contesto, l’accessibilità dei siti e in generale delle applicazioni è da tempo tra i principali campi di attenzione e attività: ASPHI partecipa attivamente, fin dalla sua costituzione, al gruppo di lavoro AIPA (oggi CNIPA), che ha emanato in Italia le linee guida per l’accessibilità dei siti della Pubblica Amministrazione, e collabora a livello nazionale per la diffusione di una cultura dell’accessibilità.

Su un piano operativo ASPHI ha sviluppato e collaudato metodologie, procedure, modalità di formazione e di verifica per l’accessibilità dei siti web, che costituiscono, nel loro complesso, uno sperimentato ed efficace “Modello ASPHI”, per i diversi contesti e obiettivi applicativi. In tale modello, in particolare, si ritiene necessario un test di verifica e validazione condotto direttamente, con opportuna metodologia, da persone disabili: allo scopo ASPHI coordina e guida gruppi di disabili a svolgere test di “eseguibilità” per specifici compiti; i contributi che ne derivano vanno spesso, di fatto, ad integrare gli obiettivi di accessibilità con aspetti fondamentali di usabilità. I gruppi sono formati da persone con diverse disabilità (visiva, motoria, uditiva), con diversa provenienza geografica e culturale, e familiarità con differenti ausili.

Molteplici sono le iniziative svolte (Regione Emilia-Romagna, Cineca per il Ministero di Giustizia e Università di Padova, SOGEI – Ministero delle Finanze, Università di Bologna, etc.). ASPHI è disponibile per interventi di analisi, consulenza, formazione, oltre che di test finale per l’accessibilità di siti esistenti e di siti di nuova costruzione. Per informazioni: staff.asphi@asphi.it.

IWA (International Webmasters Association)

L’International Webmasters Association/HTML Writers Guild (http://www.iwa-italy.org) è l’associazione mondiale per la crescita professionale degli sviluppatori che operano su Internet, con oltre 160 mila associati e presenza in oltre 100 nazioni.

L’associazione ha come finalità la diffusione della conoscenza e della professionalità, nonché la formazione dei propri associati verso l’applicazione degli standard per il web, in particolare per le linee guida del W3C.

IWA/HWG fa parte del W3C come unica associazione della categoria e fa parte del gruppo di lavoro del W3C per lo sviluppo delle linee guida per l’accessibilità dei contenuti (W3C WCAG Working Group).

In Italia l’associazione si è particolarmente impegnata per la promozione della cultura dell’accessibilità. Per fornire supporto a tutti gli sviluppatori e non solamente ai propri associati IWA ha avviato il progetto webaccessibile.spadamar.com cui partecipano esperti di accessibilità contribuendo con articoli tecnici e con interventi nella lista dedicata (webaccessibile@itlists.org) ed effettuando interventi formativi (http://educational.iwa-italy.org).

IWA/HWG tramite il progetto webaccessibile.spadamar.com si rende disponibile a supportare lo sviluppo e il testing di siti web con pubblicazione di schede di valutazione (se richiesto) oppure tramite analisi degli esperti che partecipano alla lista dedicata. Per informazioni: mailto:contatti@webaccessibile.spadamar.com.

Unione Italiana dei Ciechi

L’Unione Italiana dei Ciechi (UIC) (http://www.uiciechi.it) è un ente morale con personalità giuridica di diritto privato, cui la legge e lo statuto affidano la rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali dei non vedenti. L’ente ha per scopo l’integrazione dei non vedenti nella società.

L’impegno per l’accessibilità del web è iniziato nella primavera del 2000, quando l’UIC raccolse numerose segnalazioni di inaccessibilità ai siti web a causa del crescente utilizzo del linguaggio grafico utilizzato per la costruzione dei siti Internet. Fu quindi istituito un gruppo di volontari per supportare i webmaster nella valutazione dell’accessibilità dei siti: tale gruppo prese il nome di Gruppo O.S.I. (Osservatorio Siti Internet). Questi volontari, circa una quarantina, sono coordinati dalla Commissione OSI, un gruppo di cinque persone che mantiene i contatti tra il Gruppo e i webmaster.

I componenti del Gruppo OSI sono organizzati in sottogruppi di lavoro formati da non vedenti, ipovedenti e vedenti. Viene effettuato un test dettagliato su tutte le pagine del sito e viene quindi stilata una relazione sui punti di inaccessibilità da presentare al webmaster che ne ha fatto richiesta.

I test vengono eseguiti principalmente con gli ausili normalmente utilizzati, successivamente analizzando il codice HTML per la ricerca dei “tag” che non permettono agli screen reader di interpretare e rendere in voce quello che è stato programmato. L’interazione con lo staff di un sito è molto forte: subito dopo la realizzazione delle modifiche consigliate, si procede a un test di controllo e se ne comunicano i risultati.

Forte dell’esperienza maturata in questi anni di lavoro, anche insieme ad alcune banche, la commissione OSI offre consulenza ai webmaster al fine di rendere accessibili i siti ritenuti di pubblica utilità. Per informazioni: commissioneosi@uiciechi.it   (Per una panoramica sul lavoro già svolto e quello in corso di svolgimento, con le relazioni riportanti il giudizio complessivo del sito testato e relativa data di riferimento, si consiglia di visionare il sito: http://www.uiciechi.it/osi/index.asp)